Riserva Naturale – Lago di Posta Fibreno

La Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno è stata istituita dalla Regione Lazio con propria legge, la n. 10 del 29 gennaio 1983 e viene gestita dal Comune di Posta Fibreno.
E’ estesa per circa 400 ettari e comprende al suo interno tutta la piana del Fibreno e le colline prospicienti il lago con le sue caratteristiche formazioni carsiche calcaree, dove è possibile, tra l’altro, ammirare alcune splendide doline.
Un’origine, quella carsica, che consente all’acqua di mantenere una temperatura pressoché costante, all’incirca sui 10/11° C., nel corso dell’intero anno, in quanto le acque che rivedono la luce a Posta Fibreno nelle numerose sorgenti che pullulano lungo le rive del lago alimentando lo stesso con circa 9 mc. di acqua al secondo sono quelle che, precipitate, sotto forma di pioggia, di neve o di grandine, sulle montagne del vicino Parco Nazionale d’Abruzzo e che dopo essere penetrate nel sottosuolo ed aver effettuato un lungo percorso, perlopiù in falde freatiche sotterranee.
La Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno è stata creata per essere destinata “alla conservazione, valorizzazione e razionale utilizzazione dell’ambiente naturale, allo sviluppo economico delle comunità locali interessate ed alla corretta fruizione da parte di tutta la popolazione” e rientra nel Sistema dei Parchi e delle Riserve Naturali della Regione Lazio. Il lago presenta una curiosissima forma a boomerang e, nel bel mezzo delle sue acque, è possibile scorgere un piccolo promontorio verdeggiante che sembra in continuo movimento. Non si tratta di una vera e propria isola, quanto più di un intreccio di cannucce di palude, torba e sfagni di forma circolare con diametro di 30-40 metri. Quando il vento soffia o il volume dell’acqua si modifica, l’isola, non essendo radicata al suolo, sembra fluttuare da sola. Questo fenomeno è così raro da rendere Posta Fibreno un Luogo Incantato: il lago diventa la cornice magica delle danze dell’isola naturale. La Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno è stata la meta della tappa del mio “Fotografare Viaggiando” di Martedì 19/04/2022. Dopo aver ricevuto indicazioni sull’unico Capanno da appostamento che si trova nella Riserva sono arrivato sul posto nel primissimo pomeriggio. Il tempo era parzialmente nuvoloso ma questo non ha inciso in maniera negativa sugli scatti. 

Si arriva al Capanno, che è situato proprio difronte piccola isola, tramite il sentiero “Puzzillo”. In questo periodo l’unico inconveniente sono dei piccoli arbusti presenti davanti le finestre di osservazione che limitano molto il campo visivo e, in molti casi impediscono la messa a fuoco dei soggetti da fotografare. Comunque sistemata l’attrezzatura non mi è rimasto che aspettare che arrivasse qualche animale da fotografare. In questi casi, come succede quasi sempre nella vita, è fondamentale una grossa dose di fortuna che non guasta mai.

Di seguito trovate alcuni scatti che ho selezionato per voi cari amici che mi seguite su questo Blog.

Esemplari di Moriglione ( maschi e femmine)

Esemplari di Germano ( maschi e femmine)

Esemplari di Folaga

Esemplari di Gallinella d’Acqua

Verso sera, ripercorrendo a ritroso il sentiero “Puzzillo” sono arrivato dove avevo parcheggiato la mia macchina. Percorrendo Via Carpello, che costeggia buona parte del Lago, mi sono fermato in un parcheggio antistante il Bar “L’Elfo del Lago”. Il sole volgeva al tramonto e con le ultime energie residue ho fotografato l’inizio del tramonto e i simboli di un monumento realizzato in un fazzoletto di terra tra il Piazzale e la riva del Lago.

Un pomeriggio pieno di emozioni trascorso all’insegna del relax vivendo a pieno la natura e ricevendo ancora una volta dei buonissimi insegnamenti degli animali. Consiglio vivamente agli amici, soprattutto a chi ha dei bambini, di frequentare questo sito perchè oltre al contatto con la natura si possono passare delle ore navigando sul Lago con delle barche o dei pedalò che diversi gestori affittano ai turisti. Viva la natura e viva la vita all’aria aperta lontani dalle tecnologie che stanno diventando una droga per i nostri figli e nipoti.

Al prossimo articolo…!

© AngeloDelleFratte

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