Complesso Monumentale San Leucio (CE)

Ho auto il piacere di visitare Il Complesso Monumentale di San Leucio in provincia di Caserta, conosciuto anche come “Il Belvedere di San Leucio” insieme agli amici Giulio e Rolando durante un’escursione del gruppo “Amici del Mercoledì”.

Questa immensa struttura realizzata per conto del Re Ferdinado IV di Borbone è composta da una Sezione di Archeologia Industriale (Museo della Seta) e dall’appartamento Reale.

Ho avuto la possibilità di fare degli scatti fotografici durante la visita guidata che ho voluto suddividere in due webgallery: la prima riguarda il Museo della Seta mentre la seconda è dedicata agli interni dell’appartamento reale.

Ringrazio Giulio e Rolando per questa bellissima esperienza vissuta insieme e a voi amici che seguite questo blog vi auguro una buona visione.

© AngeloDelleFratte

La Sezione di Archeologia Industriale,

si sviluppa su due piani e ospita numerosi macchinari e attrezzature dell’epoca utilizzate nelle varie fasi della lavorazione della seta. In particolare evidenza sono i nove telai a mano, tutti restaurati e funzionanti, per la produzione di broccati, broccatelli, lampassi, damaschi e della famosa “coperta leuciana” (un magnifico tessuto di damasco ad una spola, di grandi dimensioni, la cui produzione si afferma nella seconda metà dell’ottocento). Tra le eccezionalità si annoverano i due grandi torcitoi cilindrici in legno, sui quali 1200 rocchetti girano all’unisono,ricostruiti negli anni novanta del secolo scorso secondo i disegni originali e mossi dalla ruota idraulica posta nel sottosuolo. Nella parte finale della sezione sono esposti vari tessuti serici di moderna fattura, per poter finalmente toccare con mano la ricchezza e la delicatezza del prodotto finito.

Webgallery

L’ Appartamento Reale,

è composto da una serie di stanze particolarmente affascinanti, in cui la seta è sempre protagonista. Tra tutte spiccano: il Bagno Grande, cosiddetto “Bagno di Maria Carolina”, interamente dipinto ad encausto nel 1792 dal primo pittore di corte, Philiph Hachert; la sala da pranzo, dipinta con storie della vita di Bacco da Fedele Fischetti; la stanza da letto, sul cui soffitto campeggia l’Aurora, opera di Giuseppe Cammarano; il Coretto, da cui i sovrani assistevano alle celebrazioni liturgiche nella sottostante chiesa di San Ferdinando Re, tuttora aperta al culto.

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