Un sogno nel cassetto: Le “Perle di Rugiada”

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Fotografare la natura è sempre stata una mia passione. Un amore incondizionato per ciò che il Signore ci dona, senza chiederci nulla in cambio. Se riuscissimo a fermare, anche solo per un attimo, la nostra frenetica vita per osservare attentamente il creato, ci accorgeremmo che ogni giorno la natura ci regala cose piccole ma infinitamente grandi. La voglia di esaltare l’infinitamente piccolo può essere soddisfatta attraverso la macrofotografia, ed è questa la ragione per cui ho scelto di specializzarmi in questo tipo di fotografia.

Dopo lo studio sulle “Gocce di Rugiada”, nel 2009 ho rivolto l’attenzione a un fenomeno che si verifica nella Media Valle del Tevere in Umbria, solo in un determinato periodo dell’anno. A questo fenomeno ho voluto dare il nome: “Perle di Rugiada”. Verso la fine dell’autunno, il clima piuttosto umido favorisce la formazione delle nebbie e, grazie alla temperatura ancora relativamente mite, la natura crea scenari meravigliosi.

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Oltre alle nebbie, altri soggetti contribuiscono alla realizzazione di queste scenografie uniche nel loro genere: i ragni, che con grande passione tessono instancabilmente le loro tele. Durante la notte, queste tele diventano un punto di aggregazione per migliaia di micro particelle d’acqua, dando vita a vere e proprie gocce d’acqua. Queste gocce, a loro volta, contribuiscono alla creazione di spettacolari coreografie.

In alcuni casi, le gocce più pure racchiudono, ignare, il paesaggio circostante, creando così una scena nella scena.

Di seguito trovate una selezione degli scatti.

Vi auguro una buona visione

© AngeloDelleFratte

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Cyberspace Perle di Rugiada

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